Ti è mai capitato di domandarti:
Devo imparare gli articoli a memoria oppure no?
Ed è normale che ti ponga questo domanda essendo uno dei dubbi amletici degli studenti di Giurisprudenza; proprio per questo voglio rispondere a questa domanda e sopratutto svelarti da ex assistente e da giurista cosa devi fare per imparare gli articoli.
Alla fine dell’articolo troverai anche un esempio pratico.
Si perché sapere un articolo e saperlo spiegare significa dimostrare di avere quella che io chiamo intelligenza giuridica

che seppure nessun Prof. si prende la briga di insegna (che cos’è e come la si utilizza) comunque la si pretende dagli studenti di Giurisprudenza.
La si da per presupposta, come se noi nascessimo capaci di fare i giuristi, come se questa abilità fosse spontanea e non bisognasse acquisirla.
Quando facevo lezione all’Università e citavo un articolo del codice sentivo sempre qualche studente che mormorava:
Ma questo lo dobbiamo ricordare a memoria, ma come fa a ricordarlo a memoria? È un mostro?!!!
In realtà non ero affatto un mostro…
Io facevo l’assistente in una di quelle cattedre che veniva considerate cattivissimaaaa…e si raccontava che sia il Prof. che noi assistenti all’esame volevamo sapere gli articoli a memoria, parola per parola.
Neanche questo era assolutamente vero e ti posso garantire che nessun prof. vuole questo, anche perché sinceramente in molti non ricordano gli “articoli a memoria”.

ATTENZIONE: questo non sta a significare che non puoi imparare gli articoli.
Imparare gli articoli a memoria non è impossibile, anzi…esistono persone al mondo come Dominic O’ Brien che riescono a memorizzare mazzi di carte in pochissimi minuti..
Figuriamoci se tu non puoi imparare quella cinquantina di articoli che ti servono per l’esame.
Si perché prima di tutto, non è necessario memorizzare tutti gli articoli ma solo quelli più gettonati, che rientrano tra le domande più importanti dell’esame.
Domanda: si vabbè ma perché devi farlo?
Perché servirà a distruggere quel muro di diffidenza che il Prof. ha nei tuoi confronti.
Si infatti riuscire a ricordare i numeri degli articoli o il numero della sentenza servirà ad impressionare il Prof. o l’assistente che ti sta ascoltando.
Purtroppo in generale loro pensano che tu non sappia nulla e che li vuoi soltanto fregare, cioè sei lì per rubarti l’esame.
Ecco perché devi sembrare assolutamente differente dagli altri, devi farti percepire come uno studente straordinario, così come loro ti fanno percepire di avere una memoria di ferro.
E’ un gioco a chi ce l’ha più lungo…delle tecniche di memoria oramai trovi tanto sia su internet che sui libri dei grandi maestri del settore e ho passato molto tempo ad adattarle al diritto.
Nel mio video corso FENOMENO DEL DIRITTO, le affronto tutte e ne spiego l’utilizzo.
Però deve dirti che la cosa veramente complessa non è di certo la memorizzazione del numero, perché una volta capito il giochetto del LinK metod o il palazzo della memoria questa diventerà un’attività semplice e divertente.
Infatti al Prof. non basterà che tu citi il numero dell’articolo o l’articolo stesso ma vuole che sia in grado di spiegarlo.
Oramai si tende a parlare solo della memorizzazione – anche a seguito della nascita di fantomatici guru della memoria -come se una volta imparato il numero dell’articolo il giurista avesse finito il suo lavoro.
Il diritto non si applica in modo automatico e soprattutto lo studente di Giurisprudenza non è una macchina che deve limitarsi a sapere le cose e ripeterle come un robottino. Anzi si deve comportare come se fosse un investigatore che deve farsi le giuste domande per risolvere un caso.

In particolare quali sono i quesiti ai quali deve rispondere:
1. Dove? —> dove si trova l’articolo, cioè in quale legge o quale parte del codice
Questo servirà a fare un inquadramento della materia e ti permetterà di farti percepire come una persona che ha una visione d’insieme.
1. Dove? —> dove si trova l’articolo, cioè in quale legge o quale parte del codice. [Questo servirà a fare un inquadramento della materia e ti permetterà di farti percepire come una persona che ha una visione d’insieme].
2. Chi? —> a chi si rivolge quell’articolo, cioè chi sono i protagonisti della norma.
3. Come? —> che cosa prevede la norma, cioè che cosa vieta o che cosa consente e secondo quali modalità
4. Quando? Quando si applica, in relazione a quella circostanza astratta che si possa applicare in concreto.
5. Perché? Perché è stata fatta quella scelta dal legislatore?
Facciamo un esempio pratico:
L’art. 1158 si occupa dell’usucapione di beni immobili
Dove?
Titolo VIII “Del possesso” – Libro III della proprietà. Perché è un istituto attraverso il quale con il possesso si acquista la proprietà a titolo originario del bene.
Chi?
Persone e beni immobili.
Come?
Attraverso un comportamento materiale, continuato e ininterrotto, accompagnato dall’animus possidendi, cioè con l’intenzione di tenere la cosa come proprietario, comportarti come tale: i song o proprietario.
Quando?
Si applicherà quando c’è un possesso ventennale (essendo beni immobili) e tutte le condizioni che abbiamo detto prima.
Perché?
La ratio dell’istituto sta in almeno due motivi:
1. La certezza del diritto, Come sottolinea la Prof.ssa Tennella Sillani, perché il legislatore converte una situazione di fatto oramai consolidata in qualcosa di giuridico e opponibile ai terzi.
2. Preferenza verso la produttività. Come sappiamo la proprietà deve anche perseguire un fine pubblico e non solo privato. Quindi il legislatore preferisce chi utilizzi il bene rispetto a chi lo lascia così a maggese, proprio perché è un bene che non da frutti né per il privato e né per la collettività. Immagina un terreno incolto, è solo pericoloso perché lì cresceranno erbacce nelle quali posso proliferare animali velenosi o topi…a danno della salubrità dell’ambiente.
Ecco così ragiona un giurista. Interpreta il diritto e non si limita a fare il pappagallo.
Non solo ha intelligenza giuridica ma la sa anche usarla. Perché nella vita non conta solo avere qualcosa ma anche saperne fare un buon uso…
Se vuoi imparare come usare l’intelligenza giuridica che tutti abbiamo senza saperlo, SCARICA GRATUITAMENTE il video corso gratuito STUDENTE DI DIRITTO MODELLO.
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Ciao e alla prossima.
Ricordati che senza divertimento c’è fatica e sofferenza e queste non portano mai a grandi risultati.
Avv. Raffaele Delle Curti
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