I primi anni della facoltà di Giurisprudenza sono i più difficili.
Eh partiamo bene! Inizi subito a sfiduciarmi o a portarmi sfiga?
Scusami hai ragione, ma è questa la sacrosanta verità che oggi, insieme, vediamo come affrontare studiando 4 consigli che mi hanno permesso di aiutare migliaia di studenti.

Partiamo, però, dal domandone iniziale: perché sono così difficili?
Perché sei solo e fai qualcosa che non hai mai fatto davvero, STUDIARE IL DIRITTO.
No ma io l’ho fatto alle scuole superiori…
Se la pensi così è meglio che “lasci ogni speranza, o tu ch’entri”
Non hai visto ancora nulla…anche perché mentre Dante aveva il suo Virgilio, tu sei solo perché i docenti sono concentrati solo sul passarti i concetti e nessuno ti dice:
– come si studia;
– quale esame fare per primo;
– come programmare lo studio per fare più esami nonostante l’infinità di pagine;
– come seguire i corsi e se conviene farlo.
Allora famo così…sarò io il tuo Virgilio…o famo?
Allora vediamo i 5 consigli fondamentali che ti aiuteranno ad affrontare l’infernale Mondo dei primi anni di Giurisprudenza per evitare di sentirti come in “una selva oscura”.
1. Non farti fregare…parti da Diritto Costituzionale

Il primo consiglio – sbagliato – che ti viene dato nella nostra facoltà è
“NON FARE DIRITTO COSTITUZIONALE COME PRIMO ESAME.
Non sei ancora pronto…fai prima Diritto Romano che è più facile”.
E in genere questo consiglio proviene da chi è fuori corso o ha esami arretrati o una media piuttosto bassa.
Vediamo perché ti dicono questa “minchiata…”
Perché in genere la cattedra di diritto costituzionale è severa e magari si ha paura di iniziare con un risultato negativo. Perché in genere il programma di costituzionale è un po’ più vasto e di conseguenza si ha paura di affrontarlo. Perché è il primo esame tecnico dove ci sono delle norme da affrontare e dei ragionamenti giuridici da fare.
A tutte queste obiezioni rispondo sempre con “bisogna prendere il toro per le corna”. Meglio affrontare a dicembre l’esame più complesso del primo semestre per almeno 2 motivi:
a) Hai più tempo utile per studiare.
Chiariamoci, non è mai un problema di tempo nello studio, ma di quello che chiamo tempo utile. Per tempo utile intendo quel periodo nel quale riesci ad essere più focalizzato.
Infatti per quanto vogliamo essere seri e concentrati il periodo natalizio, che fa da preludio agli esami di gennaio e febbraio, non ci aiuta un granché; tra pranzi, cene e bevute con gli amici (lockdown permettendo) è davvero difficile mantenere la sobrietà tipica dello studente di Giurisprudenza.
b) Hai la possibilità di chiarire i dubbi al corso o ai ricevimenti.
Perché non sfruttare il Prof. per fargli domande e farti dare una mano?
Ti ricordo che lo paghi tu….!Ma su questo ci ritorniamo tra poco.
Lo so…la paura dell’esame di costituzionale non ti è ancora passata…Allora ti do un altro aiutino: puoi vincere la tua paura grazie all’omino della Repubblica e 4 consigli pratici.
Un po’ di tempo fa e un po’ di barba fa, ho fatto un video che ti può essere molto utile, con 4 consigli pratici per studiare l’esame di diritto costituzionale e una premessa dove ti mostro in modo chiaro come funziona il sistema Repubblicano e i suoi poteri attraverso l’omino della Repubblica.
Cosa???? Fidati di me…anzi fidati dei miei studenti guarda questo video e poi mi dirai:
2. Nessuno nasce giurista e per imparare come lo si diventa devi frequentare i Giuristi o aspiranti tali
Spesso trovo studenti che mi dicono: i corsi sono inutili…preferisco stare a casa e studiare.
E’ vero spesso ci sono corsi che ti fanno annoiare a morte e prof. che si limitano esclusivamente a leggere quello che c’è scritto sul libro o le slide che qualche assistente gli ha preparato la sera prima.
Ed è chiaro anche che non tutti i corsi sono uguali. Bisogna selezionarli.

Ti dico che i corsi per me sono stati una svolta epocale. Ero il tipo “tutto casa e libro”, nel senso che studiavo come un matto solo al Manuale e non andavo all’esame fino al quando non conoscevo dalla prima all’ultimo parola… con i corsi ho avuto la possibilità di conoscere un gruppo di studio che mi ha fatto svoltare sul serio. Mi ha permesso di capire che lo studio universitario è molto lontano da quello delle scuole superiori, è molto più ragionato e molto più dettagliato.
Non basta semplicemente sapere la pappardella a memoria e ripetere come un pappagallo. Magari chi lo fa riesce anche a prendere 30 ma solo dopo 5/6 mesi di studio, per poi non ricordare assolutamente niente!
Lì ho compreso che stavo sbagliando tutto.
Attenzione però prima di buttarti a capofitto nei corsi devi imparare:
– quali corsi seguire;
– come seguire i corsi in modo efficace
– come prendere appunti.
Sul punto ho fatto un video qualche tempo fa. Te lo lascio qui:
Però se ti interessa sapere tutto quello che ti serve per affrontare il percorso universitario e imparare a studiare il diritto in modo Divertente ed Efficace, puoi candidarti all’Academy di Diritto Divertente.

Che cosa l’Academy?
È il primo ed esclusivo percorso in Italia per gli studenti di Giurisprudenza che vogliono imparare a ragionare come giuristi e
trasformarsi in studenti da 110 e lode.
Studenti come Daniel (che nella foto vedi nel giorno della sua laurea) che sono riusciti a dare 14 esami in un anno, mentre lavorava alla Camera di Commercio di Torino.
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3. Per una preparazione da 30 ci vuole una preparazione da 18!
Ma che cavolo sta a dì?
Lo so, questa è la prima reazione che hanno gli studenti quando ripeto questa frase…oramai la ripeto da anni come un mantra.

Che cosa significa?
Lo studio del diritto pretende che ci si approcci con dolcezza. Per utilizzare una metafora calcistica: Non si può entrare a gamba tesa…
Ti capita mai che dopo aver letto e ripetuto un paragrafo o un intero capitolo dopo un paio di giorni non ricordi assolutamente nulla?
Ecco questo succede per due motivi:
– perché non puoi sapere tutto e subito, ma devi andare per fasi. Dal generale al particolare;
– perché hai assorbito un ragionamento che non è tuo ma di chi ha scritto il libro e se questo va bene per le scuole superiori, non è affatto congeniale ad uno studio universitario (del resto in quegli anni ti davano da studiare quattro minchiate…ora devi memorizzare libri grossi come mattoni).
Ergo devi partire prima con uno studio superficiale, andando ad imparare i concetti principali e poi li vai ad arricchire, approfondendoli con informazioni che puoi prendere un po’ ovunque.
Ti spiego tutto in quest’altro video:
4. Devi abbandonare il Manuale e ragionare per quesiti.
Il Giurista non studia per pagine ma per quesiti giuridici e il docente all’esame – al di là delle leggende metropolitane che si raccontano nei corridoi – non vuole sapere “testualmente” quello che c’è scritto nel libro ma pretende che tu faccia un ragionamento giuridico.
Te lo dice uno che ha fatto l’assistente universitario di ben 3 cattedre.
Di esami ne ho fatti e ne ho visti fare a bizzeffe.
Ti posso dire che la differenza tra uno studente da 30 e uno che prende un voto “normale” o basso è nel tipo di risposte.
La maggior parte degli studenti da delle risposte “standardizzate”, dove si limita a ripetere in modo mnemonico quello che c’è scritto nel libro.

Invece il Prof. vuole ascoltare un Giurista, un vero e proprio Giurista!
Eh vabbè…ma come faccio? Mica è facile. Hai perfettamente ragione!
Ed è per questo che sono anni che sottolineo che l’Università
non se ne può lavare le mani e deve insegnare come si studia il diritto.
Non si può lasciare tutto in mano agli studenti, pretendendo che da soli facciano il salto di qualità.
Ora tralasciando questa critica veniamo al consiglio pratico: devi studiare per quesiti o argomenti.
Infatti il primo passo che compie un giurista è capire qual è la domanda a cui deve rispondere.
Per la verità questo riguarda qualsiasi scienza, basti pensare che il grande Albertone Einstein diceva che non sono tanto importanti le risposte quanto le domande che uno studioso si fa.
Attenzione non parlo semplicemente delle domande d’esame.
No! Non basta.
La tua indagine deve avere tre obbiettivi:
1. Quali sono i principi fondamentali della materia? Cioè quali sono quei principi che ti
consentono di capire come si struttura la materia e il senso degli argomenti più complessi;
2. Quali sono gli argomenti principali che non posso non sapere altrimenti non ci si capisce nulla? Ad esempio se non capisco che cosa significa forma di governo parlamentare non potrò mai capire il rapporto tra Parlamento e Governo;
3. Solo infine: quali sono i temi più gettonati dell’esame e quelle che io chiamo le domande
strafighe, quelle che il Prof. ama alla follia.
“Ah ho capito…tu sei come quelli lì che dicono che bisogna studiare solo le domande più frequenti…”
Non è detto questo. Anzi a contrario. Ho detto che devi partire dai quesiti…poi sei tu a decidere a quanti ne vuoi rispondere nel dettaglio.
Di certo non puoi approfondire tutto. C’è una conoscenza generale e una particolare e starà a te stabilire cosa merita e cosa no un’immersione maggiore.
In ogni caso quel che è certo è che, una volta individuate le domande, devi costruire i tuoi ragionamenti giuridici.
E per farlo ti ho messo a disposizione un Webinar Gratuito che si chiama Studente di Diritto Modello dove ti farò vedere come costruire degli schemi di risposte perfette alle domande d’Esame.
Ti mostrerò, nel dettaglio, la regola delle 4 P ideata da Cicerone e che farà innamorare di te il Prof.
Sei pronto? Allora non aspettare ancora…non so per quanto tempo il Webinar che ha aiutato migliaia di studenti di Giurisprudenza rimarrà Gratuito:
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